Nuovo incontro del Gruppo di Ricerca Pedagogica Proges: “Germogli di cura e apprendimento”

Venerdì 10 marzo, presso la sede del Nido Cappuccetto Rosso di Parma, si sono incontrati 15 coordinatori pedagogici Proges provenienti da diverse regioni italiane, per condividere un’altra tappa del percorso guidato dal Gruppo di Ricerca pedagogica della cooperativa, dopo gli appuntamenti “La cura della sorgente profonda” ed “EduCare, la cura dell’apprendere per un curricolo 06”.

Quest’ultimo incontro, dal titolo “Germogli di cura e apprendimento”, svolto nella modalità di work-shop interno, ha chiesto al gruppo di interrogarsi sulla dimensione della cura “educativa” e su quella dell’apprendimento nei servizi educativi.

Tre sono state le domande stimolo che hanno guidato il confronto tra i gruppi: sul tema dei diritti dei bambin* a essere curati, sull’attenzione ai mandati di cura “sociale” dei servizi verso le proprie comunità, sul cercare di identificare quali siano oggi reali gesti di cura e apprendimento nella vita quotidiana.

Una analisi partita dalla dimensione riflessiva della professione del pedagogista e del coordinatore pedagogico, a cui era chiesto di “abbandonare” per qualche ora le attività gestionali per dedicarsi ad azioni di “ricerca pedagogica”, sentendosi quindi animatore di pensiero, indagatore di mondi e di possibilità.

Il work-shop ha utilizzato un modo metacognitivo, ponendo le persone in una situazione auto-curativa (cioè dare attenzione a sé stessi e all’agire del proprio ruolo) e proposto una matrice apprenditiva, dove il lavoro sulle parole e le domande riflessive ha richiesto la co-costruzione di visioni e risposte collettive.

Il lavoro ha prodotto un instant book “Germogli di cura ed apprendimento ricco delle riflessioni apportate e degli approfondimenti del GRP raccolti in una road map, non solo di “appuntamenti” ma anche di sollecitazioni operative utili ai coordinatori e ai gruppi di lavoro educativi.

Il lavoro educativo nei servizi 06 anni ha infatti necessità di trovare uno spazio di dialogo professionale, dove si possano trovare concretamente importanti temi che oggi interagiscono sul piano del quotidiano dei servizi 06: quali sono i bisogni urgenti delle famiglie, sia quelli nascosti sia quelli espliciti? Come può il servizio educativo assumere una postura progettuale e di ricerca permanente? Cosa significa flessibilizzare l’offerta? Chi sono i bambini del 2020? Come si dialoga con genitori e adulti? Chi non viene al nido e alla scuola dell’infanzia dove è, che infanzia vive? La geografia delle città e dei territori racconta di modi di vivere, di conoscere e di partecipare, quindi dove sono i servizi educativi? Quando nasce un bambino, nasce anche un posto al Nido?

Il lavoro di ricerca e studio continuerà nei prossimi mesi in previsione di un esito finale entro l’anno, che porterà ad allargare la riflessione e a costruire orizzonti di lavoro, opportunità formative e contenuti di ricerca.