A Monchio inaugurato il Centro Cure Intermedie
Nuovo punto di riferimento territoriale per la cura e assistenza degli anziani
Una nuova struttura per rispondere alle esigenze di cura delle persone anziane con necessità di assistenza e ospedalizzazione: a Monchio delle Corti è stato inaugurato il Centro di Cure Intermedie. Un nuovo punto di riferimento territoriale che nasce non solo con l’idea di soddisfare i bisogni legati alla salute dei pazienti, ma anche di fornire un supporto alle loro famiglie e di fornire un contributo reale sul tema occupazione.
Numerose le autorità presenti durante la presentazione ufficiale. A prendere la parola è stato il sindaco Claudio Moretti:
“Ringrazio tutti per aver reso possibile questo intervento che combatte, tra le altre cose, la peggiore malattia della montagna: la rassegnazione. Oggi stiamo rispondendo alle esigenze di cura e di assistenza dei nostri anziani, il prossimo passo sarà la realizzazione della Casa della Salute per la quale abbiamo già ottenuto i finanziamenti.”
Intervento anche da parte del Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini: “Abbiamo investito molto sull’Appennino e sulla sanità pubblica che difenderemo con i denti dagli attacchi di chiunque. La qualità delle cure in questa Regione è una delle migliori al mondo. Vedendo questa struttura, dico che le 900 persone di Monchio hanno a disposizione servizi paragonabili a quelli dell’Ospedale Maggiore di Parma. Ed è giusto che sia così”.
“Sono 23 anni che Proges gestisce questa struttura, che nel tempo si è anche arricchita con l’offerta degli appartamenti protetti – ha aggiunto Michela Bolondi, Presidente Proges – e sono 23 anni che Proges cerca di interpretare la Casa Residenza per Anziani non come un semplice servizio, ma come un tassello di una comunità, come uno strumento per agire un welfare di territorio, cioè un sistema di attori che insieme cercano di rispondere alle tante esigenze di una comunità. Investiamo risorse e energie accanto e insieme alle istituzioni nella consapevolezza che anche il pubblico ha bisogno di un privato sociale forte e innovativo, che negli anni ha saputo crescere in competenze e progettualità, ed è pronto ancora una volta a fare la propria parte all’interno in un disegno comune. Ringrazio tutti i nostri socie e soci che con così tanta qualità lavorano in questo luogo.”