Inaugurata a Milano la Residenza Adriano: RSA accreditata, appartamenti protetti e vita di comunità

È stata inaugurata la Residenza Adriano, una residenza sanitaria assistenziale, con appartamenti protetti e spazi di comunità, per persone anziane. Al taglio del nastro erano presenti l’Assessore al welfare e salute del Comune di Milano Lamberto Bertolé, il presidente della Casa della Carità don Virginio Colmegna, il direttore generale ATS Milano Walter Bergamaschi e la presidente di Proges, Cooperativa sociale Michela Bolondi.

Situata a Milano in via Elio Adriano 109, all’interno dell’Adriano Community Center, la Rsa Adriano è un luogo polifunzionale, di innovativa concezione, che rappresenta un progetto unico e di eccellenza sia nel panorama dei servizi offerti da Proges, sia nel sistema di welfare generalmente considerato.

«La Residenza Adriano rappresenta per Proges il modello più innovativo e evoluto di cura rivolto alle persone anziane più fragili. Nella progettazione e nella realizzazione di questa Residenza abbiamo messo tutta la nostra esperienza trentennale per offrire un’assistenza umana e medica che tiene sempre al centro la qualità della vita e il benessere delle persone, ma abbiamo anche fatto tesoro di quanto è successo in questi anni, in cui il legame tra le persone, le famiglie e la comunità è diventato indispensabile. – spiega Michela Bolondi, presidente Proges – La Residenza Adriano è un luogo in cui la cura non è solo assistenza di altissima qualità, in uno spazio bello, confortevole e moderno, ma è anche vicinanza e partecipazione alla vita della comunità».

 «La pandemia ci ha insegnato l’importanza del welfare territoriale che costruisce spazi e occasioni di cura e benessere nei luoghi dove abitano le persone. Una lezione che non possiamo permetterci di disperdere integrando i servizi esistenti e potenziandoli. In questo contesto, la Residenza Adriano è un importante esempio di innovazione e di integrazione sociosanitaria che andrà ad arricchire l’offerta cittadina di servizi per i più anziani. Fondamentale sarà la capacità di aprirsi al quartiere che la ospita: un’occasione di relazione per i pazienti che devono poter mantenere il più possibile la loro autonomia e un’opportunità per la città di avere nuovi spazi a disposizione», ha voluto sottolineare Lamberto Bertolé, Assessore al Welfare e Salute Comune di Milano

Si tratta della prima residenza sanitaria assistenziale che inaugura a Milano dopo il periodo pandemico. Un’apertura che incarna la migliore risposta all’isolamento e alla solitudine che hanno caratterizzato proprio la vita di migliaia di anziani ospiti delle RSA durante la pandemia. Una situazione emergenziale che ha messo in evidenza non solo le criticità di modelli assistenziali consolidati ma anche l’urgenza di nuove soluzioni di accoglienza e di cura dell’anziano; in tal senso la Residenza Adriano risponde alla domanda sempre più pressante da parte di tutti i soggetti coinvolti nella cura  e nell’accoglienza con una struttura di concezione contemporanea, che risponde all’idea di residenzialità aperta, in cui le famiglie e la comunità sono integrate nella vita quotidiana della residenza.

Di visione moderna, la Residenza Adriano nasce, dunque, per essere anche punto di riferimento di comunità per l’intero quartiere, di cui è autentico cuore pulsante. Grazie all’apertura al territorio e alla contaminazione con altri servizi, la Residenza Adriano rappresenta il motore che spinge verso il Welfare Generativo che l’Adriano Community Center si propone di realizzare, secondo una prospettiva di community building e incontro fra generazioni.

La mission della Residenza Adriano è porre al centro la libertà e l’unicità dell’anziano. Accoglierlo e offrirgli qualità di vita e di cura ai più alti standard, attraverso un piano di assistenza personalizzato, co-progettato e dinamico, che prevede in primis il mantenimento dei legami con l’esterno e delle relazioni affettive con i familiari. Gli spazi sono progettati secondo il moderno approccio neuroscientifico, con scelte architettoniche e d’arredo ben precise, che mirano a infondere un senso di comfort, agio e serenità in continuità con il contesto domestico.

Dalla riabilitazione psicomotoria agli esercizi di stimolazione cognitiva, dalle attività culturali, ludico-ricreative alla socializzazione, dalla cura della persona al supporto psicologico, è il processo di umanizzazione alla base del progetto di cura, armonia e benessere al centro della Residenza Adriano. Il coinvolgimento della collettività e dei servizi territoriali contribuisce poi a mantenere il senso di appartenenza alla comunità e a rinsaldare i principi di continuità assistenziale.

Cinque nuclei, da 20 posti letto ciascuno, consentono di accogliere un totale di 100 ospiti in posti accreditati con ATS Città Metropolitana di Milano e Regione Lombardia. Dotati di avanzate tecnologie assistive (dispositivi medici IoT, intelligenza artificiale, software per l’assistenza e la gestione del rischio clinico) e di building automation, insieme a moderni servizi accessori di cucina e lavanderia, rendono il soggiorno particolarmente confortevole, abilitante e sicuro. Collegati alla RSA, 17 Appartamenti protetti, per singoli o coppie di anziani autosufficienti o parzialmente autosufficienti, che desiderano mantenere l’autonomia abitativa, ma usufruire dei servizi e del supporto del personale socio sanitario della RSA. Una formula che consente di vivere in un contesto sicuro, capace di mettere insieme percorsi che facilitino legami e relazioni di valore e di buon vicinato, creando un nuovo modo di fare Comunità.

Nel rispetto dell’individualità degli ospiti, dei loro desideri, sentimenti e aspirazioni, e del bagaglio di relazioni di ognuno, la Residenza Adriano è sempre aperta alle visite di parenti e amici, anche in momenti di festa organizzati, e garantisce uscite in libertà. La struttura è anche punto di comunità del quartiere, con il poliambulatorio, l’area verde attrezzata, gli spazi del Punto di Comunità Magnete, in particolare l’auditorium e il bistrot, e il social housing per famiglie e giovani coppie. Gli ospiti della struttura e le loro famiglie sono attivamente coinvolti nella vita del Punto di Comunità, non solo come fruitori delle varie attività culturali che vengono promosse, ma come portatori attivi di esperienze, testimonianze, apprendimenti e abilità, che la Residenza Adriano si propone di riconoscere, custodire e far durare nel tempo a beneficio dell’intera collettività.

Oltre ai servizi di cura della persona – quali quelli sanitari, riabilitativi e animativi – la Residenza Adriano assicura ulteriori servizi per migliorare la quotidianità di vita degli ospiti: un ristorante con menù personalizzato e un’ampia scelta di piatti tipici e stagionali preparati con prodotti DOP, IGP e a km zero; una lavanderia interna con sistema informatizzato di tracciatura dei capi, un servizio di conciergerie/reception; e uno sportello per l’attivazione di servizi di continuità con il domicilio prima dell’accoglienza in struttura o dopo la dimissione (visite, servizi di cura assistenziali e sanitari, interventi di formazione e tutoring dei caregiver, servizi di supporto al case management in situazioni difficili, supporto psicoeducativo, ecc.).

Presso la Residenza Adriano è, inoltre, presente una Dementia Unit con healing garden dedicato per l’accoglienza e la cura delle persone affette da demenza e Alzheimer. Il nucleo è concepito e realizzato secondo l’approccio Gentle Care. Attraverso la creazione di un ambiente di vita protesico, gli stimoli spaziali, visivi, sonori, cromatici e ambientali sono stati precisamente studiati, per favorire comfort e benessere, nella particolare condizione psicocognitiva che la malattia induce, e per aiutare gli ospiti nell’orientarsi liberamente e in piena sicurezza. Il percorso all’interno del nucleo è accompagnato dall’uso di un’innovativa piattaforma informatica – il cui impiego è consolidato in Inghilterra da diversi anni – R.I.T.A (Reminiscence Interactive Therapy Activities).

Nella Residenza Adriano possono essere programmate sia degenze di lungo periodo sia temporanee, per far fronte a situazioni di bisogno destinate a evolversi o per il sollievo dei caregiver. È possibile altresì programmare la fruizione di servizi parziali, anche a carattere diurno o domiciliare, con apposita progettazione individualizzata secondo la logica regionale della “RSA Aperta”, che Proges intende ancor meglio come “RSA Diffusa”, ossia estesa e radicata nella comunità come risorsa e valore per tutti i cittadini.