Presentato “RESISTER” il primo Festival Femminista di Parma

Dal 17 al 19 Settembre Parco Primo Maggio

Dal 17 al 19 settembre la tettoria liberty del Parco I Maggio ospiterà RE/SISTERil primo Festival femminista a Parmatre giorni dedicati al pensiero, alle azioni, alla resistenza e resilienza delle donne. Tre giorni di incontri, dibattiti, proiezioni cinematografiche, performance, mostre artistiche e fotografiche, che vogliono favorire e promuovere il rispetto per una cultura plurale delle diversità e anche e soprattutto attraverso un focus sulla parità donna-uomo e le pari opportunità.

Ad organizzarlo in co-progettazione sono Comune di Parma e Casa delle Donne di Parma con i sostegno di alcune realtà del territorio: Regione Emilia Romagna, Chiesi farmaceutici Spa, Fondazione Cariparma, Proges e in collaborazione con Centro antiviolenza Parma (ACAV), Centro studi movimenti Parma, CHEAP street poster art, CIAC Parma– Centro immigrazione Asilo e cooperazione Internazionale, Maschi che si immischiano, Mind for Music, Festinalente Teatro, Teatro medico ipnotico, Vagamonde, W4W, ZonaFranca Teatro.

“Un’iniziativa posticipata per pandemia, ma che ha mantenuto tutto il suo potere di esprimere una dimensione femminile a 360 gradi” ha sottolineato Nicoletta Paci Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Parma, cui si è unito l’intervento di Barbara Lori Assessora Regionale con la stessa delega “Pur in un periodo difficile a Parma c’è stata la capacità di costruire e anche in una prospettiva molto più ampia della durata di questo primo festival”.

“Abbiamo pensato a temi che venissero suscitati attraverso parole difficili, alcune coniate sull’onda di fenomeni sociali emersi di recente. La Casa delle Donne vuole creare iniziative, punti di riferimento, un’attività diffusa che possa farci tornare a sentirci parte di un tutto. C’è un’urgenza di questo, lo dimostra il successo immediato che ha avuto il nostro tesseramento iniziato nei primi mesi del 2021, lo dimostreranno tre giorni intensi a tutti invitiamo tutti i parmigiani e le parmigiane” Ha illustrato Elisabetta Salvini presidente della Casa delle Donne.

L’obiettivo della rassegna è quello di mettere a fuoco problemi, tematiche, specificità che riguardano la presenza femminile nella società contemporanea, i ruoli esercitati, gli stereotipi che costringono in rigidi schemi prestabiliti. E lo farà trattando temi come il lavoro fra precarietà e cura, il razzismo e le donne, la capacità del femminismo di fare bene a tutta la società, il linguaggio di genere come elemento d’inclusivo.

Tutti gli incontri del Festival sono gratuiti, aperti alla cittadinanza e si svolgeranno nel rispetto delle normative anti-Covid vigenti.

Ed è proprio per gli obiettivi e le tematiche trattate, che Proges ha voluto fornire il proprio supporto:
“Abbiamo voluto dare il nostro contributo perché è un progetto ambizioso, che vuole trovare strumenti nuovi per parlare delle questioni di genere – spiega Francesca Corotti, Vice Presidente Proges – Le donne hanno sofferto moltissimo durante la pandemia, dal punto di vista occupazionale e di conciliazione vita lavoro, soprattutto in quel periodo di smart working forzato che di smart non aveva nulla, in termini di carichi di cura. Credo che parlare di questi temi attraverso la cultura e un linguaggio aperto, così come vuole fare il festival, possa essere veramente un modo contemporaneo e concreto.

Tengo a sottolineare che alcune delle nostre socie hanno contribuito alla realizzazione della Casa delle Donne o ne fanno parte, pensare che all’interno della cooperativa ci siano donne/socie che si vogliono spendere attivamente su questi temi ci rende orgogliose e ci fa ben sperare per le prossime generazioni. Un supporto della cooperativa è un segnale di vicinanza all’impegno attivo anche al di fuori del contesto lavorativo”.