I NOSTRI VALORI
La cooperativa sociale Proges opera per una società più giusta e inclusiva, attraverso un lavoro di cura educativa che considera la realizzazione delle persone, nella loro unicità e nella loro ricchezza, il valore ultimo.
Per Proges la persona non è definita né dal suo bisogno né dal suo ruolo. Persona significa allo stesso tempo l’anziano, il bambino, il ragazzo, il disabile che sono accolti nei nostri servizi, significa l’operatore, l’infermiere, il volontario o l’educatore che lo svolgono, e significa la famiglia, il caregiver e la Comunità che lo sostengono.
Personale è la natura delle relazioni che costruiamo e coltiviamo quotidianamente. Culturale è la natura del nostro agire, che cerca sempre di accrescere il valore umano di ciascuno in ogni momento della sua vita.
Cura delle persone è cultura delle persone. O come noi diciamo in breve: cura è cultura.
COMUNITA’
Ogni lavoro di cura a favore delle persone, che sia di assistenza, di inclusione o di educazione, è innanzitutto parte della vita di una Comunità. Sia perché il suo primo obiettivo è quello di non isolare le persone, che siano anziani, minori o disabili, sia perché una Comunità che esclude diventa più povera e alla fine si sgretola.
Comunità e cura sono perciò inscindibili. Una dimensione alimenta l’altra. In ogni luogo in cui c’è cura, lì nasce anche la possibilità di arricchire la Comunità.
I servizi per l’infanzia, per esempio, non possono essere intesi solo come erogatori di prestazioni e di conciliazione, ma come laboratori di relazioni, competenze ed esperienze che costruiscono una società più ricca e inclusiva.
I luoghi e i servizi per gli anziani non si riducono all’erogazione delle prestazioni sanitarie o assistenziali di diversa intensità, ma devono aiutare un numero sempre più grande di persone a invecchiare consapevolmente, attivamente e serenamente, un numero sempre più grande di famiglie a sostenere i propri anziani con rispetto e dignità, e infine a rendere la nostra società più intergenerazionale, cioè più capace di tenere in dialogo linguaggi, valori, sensibilità diversi.
L’inclusione sociale, infine, non è benevolenza verso i più svantaggiati ma è la realizzazione concreta dei nostri essenziali diritti, è promozione dell’autonomia e dell’unicità della persona, superando ogni stigma ed educando la società ad arricchire l’idea stessa di normalità, abilità e salute.
RESPONSABILITA’
Garantire la sostenibilità economica del proprio sistema di cura e di educazione è una responsabilità che impegna tutti. Oggi infatti il concetto di responsabilità sociale è patrimonio comune del pubblico, del privato e del Terzo settore, ciascuno dei quali è chiamato a fare la propria parte e a collaborare con le altre in un’ottica di ottimizzazione delle competenze e delle risorse.
Per Proges il primo strumento di realizzazione della sostenibilità economica dei servizi è senz’altro il lavoro. Proges garantisce opportunità lavorative a tempo indeterminato a circa 5.000 soci e socie e dipendenti, di cui l’88% donne, instaurando con loro un rapporto che è al contempo di lavoro e di mutuo-aiuto tramite il welfare aziendale.
Tuttavia è nostra responsabilità anche mettere in luce l’urgenza di una nuova visione. La forbice tra marginalità economica dei servizi e potere d’acquisto delle famiglie è sempre più stretta. Senza una diversa alleanza tra decisore politico, attore sociale e finanziatore, il sistema è destinato a impoverirsi da tutti i punti di vista, con conseguenze che riguardano tanto le zone di povertà e fragilità quanto la tenuta sociale e il benessere complessivo.
Una responsabilità che si declina anche nella promozione fuori e dentro la cooperativa di una cultura ambientale che si invera nei comportamenti e nell’impegno delle lavoratrici e lavoratori e nelle scelte strategiche dell’Assemblea e degli organi direttivi.
INNOVAZIONE
La parola innovazione non è retorica per chi svolge un lavoro di cura e di educazione. Perché il nostro “welfare” nasce in una società e con un’economia che nei fatti non esistono più. Proges ritiene strategico per sé e per il raggiungimento dei propri obiettivi mettere in atto una costante innovazione nei modelli di servizio, nella costruzione delle partnership e nello sviluppo di nuove competenze.
L’innovazione sociale è nella storia di Proges: si pensi, ad esempio, alle società miste pubblico-privato create negli anni ’90 come ParmaInfanzia e Consorzio TorinoInfanzia, o al welfare di prossimità sperimentato a Milano attraverso Adriano SiCura e al Punto di Comunità Magnete, e nelle aree appenniniche attraverso il modello del nido hub, o infine all’esportazione in Europa del modello educativo emiliano attraverso le società Mona Lisa School e Minimonde che gestiscono rispettivamente i nidi per figli dei funzionari e dei deputati del Parlamento Europeo e dei funzionari della Commissione Europea.
Ma questo impegno all’innovazione rimane costante e oggi è rivolto all’utilizzo dell’AI nella tele-medicina, all’approccio pedagogico verso tutte le età della vita e alla rigenerazione urbana attraverso progetti di matrice culturale.
Si tratta di direttrici che richiedono ricerca, sperimentazione e investimenti, per i quali Proges è impegnata nella costruzione di relazioni strategiche con gli attori più sensibili e lungimiranti delle Istituzioni e dell’economia.
Approfondimenti
I NOSTRI VALORI
La cooperativa sociale Proges opera per una società più giusta e inclusiva, attraverso un lavoro di cura educativa che considera la realizzazione delle persone, nella loro unicità e nella loro ricchezza, il valore ultimo.
Per Proges la persona non è definita né dal suo bisogno né dal suo ruolo. Persona significa allo stesso tempo l’anziano, il bambino, il ragazzo, il disabile che sono accolti nei nostri servizi, significa l’operatore, l’infermiere, il volontario o l’educatore che lo svolgono, e significa la famiglia, il caregiver e la Comunità che lo sostengono.
Personale è la natura delle relazioni che costruiamo e coltiviamo quotidianamente. Culturale è la natura del nostro agire, che cerca sempre di accrescere il valore umano di ciascuno in ogni momento della sua vita.
Cura delle persone è cultura delle persone. O come noi diciamo in breve: cura è cultura.
COMUNITA’
Ogni lavoro di cura a favore delle persone, che sia di assistenza, di inclusione o di educazione, è innanzitutto parte della vita di una Comunità. Sia perché il suo primo obiettivo è quello di non isolare le persone, che siano anziani, minori o disabili, sia perché una Comunità che esclude diventa più povera e alla fine si sgretola.
Comunità e cura sono perciò inscindibili. Una dimensione alimenta l’altra. In ogni luogo in cui c’è cura, lì nasce anche la possibilità di arricchire la Comunità.
I servizi per l’infanzia, per esempio, non possono essere intesi solo come erogatori di prestazioni e di conciliazione, ma come laboratori di relazioni, competenze ed esperienze che costruiscono una società più ricca e inclusiva.
I luoghi e i servizi per gli anziani non si riducono all’erogazione delle prestazioni sanitarie o assistenziali di diversa intensità, ma devono aiutare un numero sempre più grande di persone a invecchiare consapevolmente, attivamente e serenamente, un numero sempre più grande di famiglie a sostenere i propri anziani con rispetto e dignità, e infine a rendere la nostra società più intergenerazionale, cioè più capace di tenere in dialogo linguaggi, valori, sensibilità diversi.
L’inclusione sociale, infine, non è benevolenza verso i più svantaggiati ma è la realizzazione concreta dei nostri essenziali diritti, è promozione dell’autonomia e dell’unicità della persona, superando ogni stigma ed educando la società ad arricchire l’idea stessa di normalità, abilità e salute.
RESPONSABILITA’
Garantire la sostenibilità economica del proprio sistema di cura e di educazione è una responsabilità che impegna tutti. Oggi infatti il concetto di responsabilità sociale è patrimonio comune del pubblico, del privato e del Terzo settore, ciascuno dei quali è chiamato a fare la propria parte e a collaborare con le altre in un’ottica di ottimizzazione delle competenze e delle risorse.
Per Proges il primo strumento di realizzazione della sostenibilità economica dei servizi è senz’altro il lavoro. Proges garantisce opportunità lavorative a tempo indeterminato a circa 5.000 soci e socie e dipendenti, di cui l’88% donne, instaurando con loro un rapporto che è al contempo di lavoro e di mutuo-aiuto tramite il welfare aziendale.
Tuttavia è nostra responsabilità anche mettere in luce l’urgenza di una nuova visione. La forbice tra marginalità economica dei servizi e potere d’acquisto delle famiglie è sempre più stretta. Senza una diversa alleanza tra decisore politico, attore sociale e finanziatore, il sistema è destinato a impoverirsi da tutti i punti di vista, con conseguenze che riguardano tanto le zone di povertà e fragilità quanto la tenuta sociale e il benessere complessivo.
Una responsabilità che si declina anche nella promozione fuori e dentro la cooperativa di una cultura ambientale che si invera nei comportamenti e nell’impegno delle lavoratrici e lavoratori e nelle scelte strategiche dell’Assemblea e degli organi direttivi.
INNOVAZIONE
La parola innovazione non è retorica per chi svolge un lavoro di cura e di educazione. Perché il nostro “welfare” nasce in una società e con un’economia che nei fatti non esistono più. Proges ritiene strategico per sé e per il raggiungimento dei propri obiettivi mettere in atto una costante innovazione nei modelli di servizio, nella costruzione delle partnership e nello sviluppo di nuove competenze.
L’innovazione sociale è nella storia di Proges: si pensi, ad esempio, alle società miste pubblico-privato create negli anni ’90 come ParmaInfanzia e Consorzio TorinoInfanzia, o al welfare di prossimità sperimentato a Milano attraverso Adriano SiCura e al Punto di Comunità Magnete, e nelle aree appenniniche attraverso il modello del nido hub, o infine all’esportazione in Europa del modello educativo emiliano attraverso le società Mona Lisa School e Minimonde che gestiscono rispettivamente i nidi per figli dei funzionari e dei deputati del Parlamento Europeo e dei funzionari della Commissione Europea.
Ma questo impegno all’innovazione rimane costante e oggi è rivolto all’utilizzo dell’AI nella tele-medicina, all’approccio pedagogico verso tutte le età della vita e alla rigenerazione urbana attraverso progetti di matrice culturale.
Si tratta di direttrici che richiedono ricerca, sperimentazione e investimenti, per i quali Proges è impegnata nella costruzione di relazioni strategiche con gli attori più sensibili e lungimiranti delle Istituzioni e dell’economia.