DIMISSIONI OSPEDALIERE PROTETTE

Il servizio di “Dimissioni Protette” dall’Ospedale Maggiore di Parma, coprogettato con il Comune di Parma, vede Proges capofila e le cooperative Dolce e Punto Famiglia Assistance in cogestione.

Il progetto è nato con fondi PNRR per accompagnare le dimissioni difficili di persone non autosufficienti che hanno bisogno di continuità di cura e assistenza nel delicato passaggio dal ricovero ospedaliero al rientro al domicilio o in un altro contesto di cura.

La necessità di dimissione protetta è definita dai reparti ospedalieri di degenza che, valutata la situazione, segnalano il caso al PUD (Punto Unico di Accesso ospedaliero). Il PUD definisce il “Progetto Individualizzato” insieme a un’équipe interprofessionale dedicata e composta dalle assistenti sociali di Proges e dalle infermiere di AUSL.

Quindi viene attivata la Responsabile delle Attività Assistenziali che definisce il piano operativo d’intervento e introdotto a domicilio l’OSS e/o l’assistente famigliare sulla base della complessità del caso.

L’attivazione tempestiva (entro le 48 ore) e temporanea di sostegni alla domiciliarità consente ai caregiver di avere il tempo di organizzare l’assistenza sul lungo periodo, contando su un rafforzamento dei servizi sociali a favore della domiciliarità e alla collaborazione con la Comunità locale.

Il servizio si rivolge, in particolare, alle persone anziane non autosufficienti e/o in condizione di fragilità, specie se prive di adeguata rete famigliare, e ad adulti con patologie assimilabili a quelle geriatriche residenti nel Distretto di Parma o senza fissa dimora.

Il servizio è gratuito per l’utente (nel limite del budget dedicato) in linea con quanto previsto dai LEPS (Livelli Essenziali Prestazioni Sociali).

L’innovativo servizio è stato protagonista di uno dei tavoli del Patto Sociale indetto dal Comune di Parma a cui partecipano le principali Istituzioni, Enti e soggetti del Terzo Settore della città.

Pedonale Parma

VITA & LAVORO

La conciliazione famiglia-lavoro è l’insieme delle politiche attuate da Proges al fine di favorire il corretto equilibrio tra vita professionale e personale.

Le pratiche di conciliazione famiglia-lavoro conseguono dalle scelte della cooperativa a fronte dei cambiamenti organizzativi, socio-demografici ed economici, oltre che culturali, che hanno modificato e modificano la società e il mercato del lavoro.

Le azioni di conciliazione vita-lavoro che seguono sono il risultato di un percorso di ascolto delle persone e delle esigenze rilevate nei servizi, con l’obiettivo di promuovere il benessere nell’ambiente di lavoro, in un dialogo costante tra l’Ufficio Soci e l’Ufficio Risorse Umane.